艺术家
张子康 保罗·弗拉特纳利
策展人
傅森
开幕式
2024年11月30日 18:00
展览地址
意大利佛罗伦萨Galleria Pan 磐画廊
无中之物
在“ ‘无’中创造‘物质’ ”意味着从一无所有或虚无的状态中生出具体存在的事物。这种说法常用于哲学或创作领域,表达从无到有的过程,比如在艺术创作、思想构建,甚至宇宙起源的探讨中,如何在没有任何基础的情况下创造出新事物。它强调了创造力以及从虚无中诞生实在的能力。
展览借用了中国哲学中“无中生有”的概念。在中国哲学中,“无中生有”是一种核心思想,尤其在道家哲学里具有深刻的含义。道家经典《道德经》中,老子提出“道生一,一生二,二生三,三生万物”,即从“道”(一种无形、无名、不可捉摸的原始状态)中产生万物,这表达了“无中生有”的宇宙生成观。老子认为,万物的根本源头是“无”,即一种无形的“道”,从中逐渐衍生出有形的存在。
“无中生有”强调一种自然的、自发的创造过程,并不依赖外部力量或预设的形式。道家思想认为,无形之“道”具备无限潜力,可以衍生出世间的种种有形之物。因此,“无”不仅代表虚无或空白,更是一种具有无限可能性的状态,是万物的本源和创造的起点。
在禅宗思想中,“无”也常被视为一种超越概念和语言的状态,通过冥想、修行达到“空”的境界,进而体验本质的存在。因此,“无中生有”不仅关乎宇宙起源,也涉及心灵和自我发现的过程,是一种超越物质形态、直接触及本质的智慧表达。
艺术家Paolo Fraternali的作品呈现出一种独特的“物象”,他在创作中从内心深处提炼出属于自己的视觉语言。这种表达方式不同于传统的抽象艺术,后者往往通过解构具象物体再进行重组来传达意象,而Paolo的创作恰恰相反。他从本无形的内在世界出发,将那些原本不存在于现实中的事物具象化,并在画面上层层展开,让“无”通过一种实在的形式呈现出来。
在他的版画和绘画作品中,这种创造过程尤为显著。Paolo并不局限于单一的印版形态,而是借助多种不同形态的印版,反复叠加、交织,甚至直接将异质的材料嵌入画面。这种多层次、多媒介的表现手法,使得他的作品在视觉上充满张力和层次感,仿佛每一笔、每一层都在试图捕捉和释放他心中那个不被定义的“物象”。通过这种方式,Paolo Fraternali构筑了一个独具一格的艺术世界,在无形与有形之间,带领观者深入探究那些平日被忽视的内在意境和潜在的情感层次。
张子康的作品往往呈现出一种“无我”和“无为”的状态,蕴含着道家对于自然与人合一的追求。他的创作仿佛进入了“道法自然”的境界,通过抛弃外在形式的刻意表达,在全然忘我的状态中,让灵感自然涌动,并以笔触蓬勃展现。相对于Paolo Fraternali的作品所呈现出的独特“物像”,张子康的作品创造的是一种隐秘的“无”, 将源于生活与世界的具象之物转化为抽象的线条与形态,具有“有之以为利,无之以为用”的哲学意趣,带给观众一种“无尽之道”的深邃和广袤。
此次展览呈现两位艺术家近年来饱含情趣与深思的创作,为观众带来一场融合哲学意蕴的视觉与思想之旅。
(文/傅森)
From Nothing……
Creating ‘matter’ from ‘nothing’ means bringing tangible existence out of complete emptiness or void. This concept is often used in philosophy or creative fields to express the process of bringing something into being from nothing. It applies to areas like artistic creation, the formation of ideas, and even discussions of the origin of the universe, exploring how new things can emerge without any foundational basis. It emphasizes creativity and the ability to bring reality forth from the void.
The exhibition borrows the concept of "creating something from nothing" from Chinese philosophy。In Chinese philosophy, “creating something from nothing” (无中生有) is a core idea, especially in Daoist thought, where it holds profound meaning. In the Daoist classic Dao De Jing, Laozi proposes that “The Dao produces one, one produces two, two produce three, and three produce all things,” meaning that everything originates from the Dao—a formless, nameless, and intangible primal state. This expresses a cosmology in which existence arises from non-existence, embodying the concept of “creating something from nothing.”
This idea emphasizes a natural, spontaneous process of creation that does not rely on external forces or predetermined forms. Daoist philosophy suggests that the formless Dao possesses boundless potential, from which all tangible things emerge. Therefore, “nothing” not only signifies emptiness but also a state of limitless possibility, serving as the source and starting point of all creation.
In Zen Buddhism, “nothingness” is also regarded as a state beyond concepts and language, one that can be experienced through meditation and the practice of reaching a state of “emptiness,” thereby encountering the essence of existence. Thus, “creating something from nothing” not only pertains to the origin of the universe but also to the process of inner self-discovery. It represents an expression of wisdom that transcends material form and directly touches upon the essence of reality.
The artwork of Paolo Fraternali presents a unique “object-image,” a visual language distilled from the depths of his inner world. Unlike traditional abstract art, which often deconstructs and reconstructs tangible objects to convey abstract ideas, Paolo’s creations take an opposite approach. He begins from a formless, internal space, bringing forth elements that do not exist in the external world and embodying them in layered compositions that materialize the “unseen” through concrete forms.
This creative process is especially evident in his prints and paintings, where Paolo avoids relying on a single print form. Instead, he employs various shapes and forms, repeatedly layering and interweaving them, and even embedding disparate materials directly into the canvas. This multi-layered, multi-media approach infuses his works with depth and visual tension, as if each stroke and each layer seeks to captuwre and release an undefined “object-image” from within. Through this method, Paolo Fraternali constructs a distinctive artistic realm that bridges the intangible and the tangible, inviting viewers to explore often-overlooked inner landscapes and latent emotional layers.
Zhang Zikang's works often embody a state of "selflessness" and "non-action," reflecting the Daoist pursuit of harmony between nature and humanity. His creative process seems to transcend into the realm of "Dao follows nature," discarding deliberate expressions of external forms. In a state of complete self-forgetfulness, inspiration flows naturally and bursts forth through vibrant brushstrokes.
In contrast to the distinct "object forms" presented in Paolo Fraternali's works, Zhang Zikang creates a subtle sense of "nothingness," transforming concrete objects derived from life and the world into abstract lines and shapes. This approach resonates with the Daoist philosophy of "usefulness of emptiness," where the absence of form becomes the source of meaning. His works invite the audience into an expansive and profound journey of the "endless Dao," filled with depth and vastness.
This exhibition showcases the recent works of two artists, rich in emotion and profound contemplation. Through a carefully curated selection of pieces by the gallery, it offers the audience a visual feast intertwined with philosophical depth and a journey of thought.
dal nulla……
Creare ‘materia’ dal ‘nulla’ significa portare all’esistenza tangibile partendo dal completo vuoto o dal nulla. Questo concetto è spesso utilizzato in filosofia o nei campi creativi per esprimere il processo di portare qualcosa all’essere dal nulla. Si applica a settori come la creazione artistica, la formazione delle idee e persino alle discussioni sull’origine dell’universo, esplorando come nuove cose possano emergere senza alcuna base preesistente. Sottolinea la creatività e la capacità di far emergere la realtà dal vuoto.
La mostra trae ispirazione dal concetto di "creare qualcosa dal nulla" della filosofia cinese. Nella filosofia cinese, “creare qualcosa dal nulla” (无中生有) è un’idea fondamentale, soprattutto nel pensiero taoista, dove assume un significato profondo. Nel classico taoista Dao De Jing, Laozi propone che “il Dao genera l’Uno, l’Uno genera il Due, il Due genera il Tre, e il Tre genera tutte le cose,” il che significa che tutto ha origine dal Dao – uno stato primordiale informe, senza nome e intangibile. Questo esprime una cosmologia in cui l’esistenza nasce dalla non-esistenza, incarnando il concetto di “creare qualcosa dal nulla”.
Questa idea enfatizza un processo di creazione naturale e spontaneo che non dipende da forze esterne o forme predefinite. La filosofia taoista suggerisce che il Dao, privo di forma, possieda un potenziale illimitato, da cui emergono tutte le cose tangibili. Pertanto, il “nulla” non rappresenta solo il vuoto, ma anche uno stato di possibilità illimitata, che funge da fonte e punto di partenza di ogni creazione.
Nel Buddhismo Zen, il “nulla” è considerato anche come uno stato al di là dei concetti e del linguaggio, che può essere sperimentato attraverso la meditazione e la pratica per raggiungere uno stato di “vuoto,” incontrando così l’essenza dell’esistenza. Pertanto, “creare qualcosa dal nulla” non si riferisce solo all’origine dell’universo, ma anche al processo di scoperta interiore. Rappresenta un’espressione di saggezza che trascende la forma materiale e tocca direttamente l’essenza della realtà.
L’opera di Paolo Fraternali presenta un “oggetto-immagine” unico, un linguaggio visivo distillato dalle profondità. A differenza dell’arte astratta tradizionale, che spesso decostruisce e ricostruisce oggetti tangibili per trasmettere idee astratte, le creazioni di Paolo seguono un approccio opposto. Egli parte da uno spazio interiore informe, portando alla luce elementi che non esistono nel mondo apparente e incarnandoli in composizioni stratificate che materializzano l’“invisibile” attraverso forme concrete.
Questo processo creativo è particolarmente evidente nelle sue “impressioni”su carta e superfici pittoriche, dove Paolo evita di affidarsi a singole soluzioni. Al contrario, utilizza varie forme e sagome, sovrapponendole e intrecciandole ripetutamente, fino a integrare materiali diversi direttamente sulle superfici. Questo approccio stratificato e multimediale infonde nelle sue opere profondità e tensione visiva, come se ogni pennellata e ogni strato cercassero di catturare e liberare un “oggetto-immagine” indefinito dal suo nucleo energetico. Attraverso questo metodo, Paolo Fraternali costruisce un regno artistico distintivo che collega l’intangibile e al tangibile, invitando gli spettatori a esplorare paesaggi interiori spesso trascurati e strati emozionali latenti.
Le opere di Zhang Zikang incarnano spesso uno stato di "assenza di sé" e "non-azione", riflettendo la ricerca taoista dell'armonia tra natura e umanità. Il suo processo creativo sembra trascendere nel regno del "Dao segue la natura", abbandonando espressioni deliberatamente formali. In uno stato di completo abbandono di sé, l'ispirazione fluisce naturalmente e si manifesta attraverso pennellate vivaci e dinamiche.
In contrasto con le distinte "forme-oggetto" presenti nelle opere di Paolo Fraternali, Zhang Zikang crea una sottile sensazione di "nulla", trasformando oggetti concreti derivati dalla vita e dal mondo in linee e forme astratte. Questo approccio risuona con la filosofia taoista dell'"utilità del vuoto", dove l'assenza di forma diventa la fonte del significato. Le sue opere invitano il pubblico in un viaggio espansivo e profondo nel "Dao infinito", ricco di profondità e vastità.
Questa mostra presenta le opere recenti di due artisti, ricche di emozione e profonda riflessione. Attraverso una selezione accurata di pezzi curata dalla galleria, offre al pubblico un banchetto visivo intrecciato con profondità filosofica e un viaggio di pensiero.
(翻译/傅森,来源:Galleria pan 磐画廊)
艺术家简介
张子康,中央美术学院美术馆原馆长、教授、博士生导师,《美术馆》杂志主编。中央美术学院艺术与科技研究院副院长,中国美术家协会原理事,中国美术家协会实验艺术委员会副主任,中国博物馆协会美术馆专业委员会副主任,新绎美术馆馆长。主持策划、编辑出版各类文学、艺术图书千余册,多次荣获国家级图书奖项;策划众多在国内外颇具影响力的大型艺术展览,如“马克·夏加尔”中国首展、“雷安德罗·埃利希——太虚之境”、“安尼施·卡普尔”、“悲鸿生命——徐悲鸿艺术大展”、“超越”西海美术馆开馆大展等。
保罗 弗拉特纳利(Paolo Fraternali),1964年9月14日出生于意大利Urbino
1987年毕业于“乌尔比诺美术学院,同年受邀参加在萨沃亚宫举办的“从战后到今天的欧洲艺术之路”艺术展
1985年-1995年担任著名的“贫穷艺术”大师卡索拉里(Pier Paolo Calzolari)助理
1990年-1999年担任“拉斐尔国际艺术学院”版画系讲师
2001年,获得了“Fabio Bertoni”国际版画大奖
2007年-2008年担任“laboratori liberi”艺术总监,同年加入“veneto”版画家协会
2009年在威尼斯海军基地艺术区(Forte Marghera)创立“LAB43”艺术工作室
2010年受邀参加威尼斯建筑双年展项目“MOSAICO D'AUTORE”
拥有“意大利美术学院版画技术教学一级,二级高级资格证书,精通木刻版技术、金属版技术、石板技术,先后任教于“乌尔比诺艺术学院”“国立乌尔比诺美术学院””马切拉塔美术学院院””巴勒莫美术学院”“萨萨里美术学院”“莱切美术学院”“卡坦扎罗美术学院”,现担任“威尼斯美术学院”版画系教授,学术委员会委员。